Gli abbinamenti giusti tra box e piatto doccia

Onde evitare problemi in fase di montaggio, la scelta dell’abbinamento giusto tra box e piatto doccia è fondamentale. Generalmente la scelta dei due elementi viene fatta separatamente, dando priorità al piatto doccia e solo successivamente alle soluzioni per il box.

Un errore da non commettere è quello di scegliere il box in base all’estetica senza valutarne la compatibilità con la doccia prescelta, fattore essenziale per un montaggio adeguato.

 

Quali tipologie per piatto e box?

 

box si dividono in varie tipologie: a battenti, scorrevoli o fissi senza porta; possono essere dotati o meno di profili e maniglie, e i vetri possono essere di cristallo trasparente o opaco, semplici o decorati.

Anche i piatti doccia si differenziano in diverse tipologie: dal piatto in appoggio in ceramica, o in materiali acrilici, a quelli a filo pavimento, bordati o piatti. La presenza del bordo, per esempio, determina di conseguenza anche la scelta del box adeguato

 

E quante combinazioni?

 

Partendo dalle possibili collocazioni del piatto doccia nella stanza da bagno, si possono avere docce d’angolo, con due lati liberi; incassata in una nicchia, dunque con un solo lato aperto; al centro di una parete a creare una doccia walk-in, con diverse possibilità di scelta per i lati aperti.

Tutte queste soluzioni possono essere con o senza piatto doccia, ovvero con il pavimento leggermente inclinato e una piletta di scarico collegata ad un tubo posizionato all’interno della soletta. Già in questi due casi la scelta del box verrà condizionata necessariamente dal tipo di doccia da chiudere.

 

A filo terra

 

Ci si può fare un’idea sulle diverse tipologie di piatti doccia scorrendo il catalogo dell’azienda Fiora, che con la collezione Silex offre un sistema con montaggio senza opere murarie e varie tipologie di piatti, anche su misura.

Spazio alla tendenza del momento: la walk-in

 

Gli abbinamenti giusti vanno fatti partendo dalla compatibilità tecnica, per poi pensare allo stile. Il modello più di tendenza in questo momento è senz’altro la doccia walk-in con parete in cristallo fissa il più possibile minimalista, quindi con i profili poco evidenti e vetri trasparenti.

L’azienda Calibe propone per questa gamma pareti divisorie fisse dal design essenziale, con sottili profili in acciaio inox e cristallo trasparente temperato da 8mm, nelle versioni singola con due lati e fissa con anta mobile. 

La doccia a incasso con battenti

 

La doccia incassata in una nicchia pone qualche problema in più, soprattutto se le misure non sono standard, visto che per accedere è necessario un box dotato di porta, a battente o scorrevole. Se lo spazio lo consente, si può optare, anche per la nicchia, per la soluzione walk-in, montando una parete fissa che lasci almeno 60cm per l’accesso.

Negli altri casi, forse i più comuni, meglio orientarsi verso prodotti che offrono soluzioni versatili e l’estensibilità dei pannelli, come per esempio i box a porte scorrevoli della serie Whisper di Colombo Design.

 

L’eleganza del cristallo con zero profili

 

Gli amanti del minimalismo e delle soluzioni estetiche innovative sono sempre più alla ricerca di box doccia senza profili, costruite quasi interamente in cristallo: una scelta che pone sicuramente molti problemi tecnici in fase di installazione, se il prodotto scelto non è di altissima qualità.

Per non sbagliare, si può puntare sul modello Icona di Megius, un prodotto incredibile in cui i pannelli di cristallo si incastrano tra loro in un raffinato gioco di linee e volumi purissimi; l’acciaio c’è ma non si vede, e la grande versatilità di questo prodotto permette soluzioni adatte a tutte le tipologie di docce, dalla nicchia all’angolo al centro parete.